Qualcuno ieri mi ha dato un dolcetto con una frase porta fortuna dentro, la quale mi ha ricordato di una cosa molto importante: “la felicità viene da quello che abbiamo e non da quello che desideriamo di avere.” Così oggi ho provato ad apprezzare ogni minuto della mia giornata. Non solo ho avuto una giornata bellissima ma anche una giornata che non dimenticherò molto velocemente. Ho impresso nelle mia mentre ogni strada che abbiamo preso, ogni lago in cui abbiamo nuotato, ogni sorriso e frase dei miei compagni e ogni bar in cui ci siamo fermati…e di certo non dimenticherò tutte quelle belle salite, o per lo meno le mie gamete se lo ricorderanno. Per questo Jerry, Scott ed io abbiamo avuto una bellissima giornata, nuotando in laghi, giocando nei parchi e fermandoci a mangiare il gelato. 🙂
Vi consiglio di fare la stessa cosa: osservate, apprezzate e ricordate ogni momento e ogni cosa positiva della vostra giornata.

Stamattina le mie scarpe erano fradice, ma non potendoci fare molto, non ne ho fatto un grande problema. È stata una giornata molto bella e ventosa, ma assolutamente non difficile. Mancano solo due giorni per raggiungere l’Oceano Atlantico e meno di 300km. Un attimo… cosa?!? 😱 Pazzesco.

Una bella giornata bagnata e rinfrescante. Dopo cinquanta chilometri ho iniziato ad essere stanca della pioggia che mi rendeva la vista impossibile e che mi obbligava a stare estremamente concentrata. Scott l’ha notato, ha sorriso e ha detto: “Non lasciare che la pioggia rovini la nostra giornata!” Vero, molto vero, anche perché in verità era una bellissima giornata, tra boschi verdi e piccoli paesini. Verso mezzogiorno infatti il cielo si è aperto per noi 🙂 🌞

Oggi erano provvisti temporali e pioggia dalle 11 in poi. Siamo quindi partiti alle 7:00, pedalato come dei pazzi e abbiamo raggiunto il paese di destinazione in meno di 4 ore! Questo è il lago Champlain che abbiamo dovuto attraversare con un piccolo traghetto.

      
Siamo partiti da Lake Placid ed eravamo diretti verso Plattsburgh. Oggi sarebbe dovuta essere la giornata più corta di tutto il viaggio ma, non so come, è diventata la più lunga. Sapendo di aver molto tempo ho iniziato ad esplorare i trampolini olimpici, il luogo in cui era disposta la fiamma olimpica durante le olimpiadi invernali del 1980 e l’area in cui si sono svolte le gare di sci. Dopodiché ho incontrato Scott e Jerry sulla strada e abbiamo deciso di andare su per Whiteface Mountain, una montagna la cui cima offre una bellissima vista di 360 gradi. Dopo essere saliti per 16 ripidi chilometri la strada diventava una ripida salita su rocce e scalini naturali. Ci siamo guardati sorpresi come per dire “E adesso?!?” Ci siamo tolti le scarpe da bici, abbiamo caricato le bici in spalla e abbiamo iniziato a salire piano piano. Perché?! Bella domanda, me lo sono chiesta anche io mentre salivo, ma dovevamo, dopo tutta quella fatica non potevamo fermarci 500 metri dalla vetta. Ne è valsa assolutamente la pena, sia la salita sulla bici che quella con la bici in spalla: la vista era spettacolare e Jerry si stava divertendo un po’ troppo qualche metro prima del dirupo. 🙂

É sempre piacevole avere un giorno di riposo, anche se non potevo veramente riposarmi avendo due bellissimi laghi in cui nuotare. Lake Placid, il paese in cui siamo oggi, è una località in montagna conosciuta per aver organizzato le Olimpiadi invernali nel 1980 e per un famosissimo Ironman triatlon a cui molti alteri partecipano ogni anno.

Oggi ho cercato di divertirmi nella pioggia e stavo avendo successo finché non ho avuto una ruota a terra nel bel mezzo di una ripida salita. Ho cambiato la camera d’aria alla velocità della luce e mi sono messa a pedalare più veloce della pioggia verso la mia destinazione, Lake Placid. Quando sono arrivata in paese ha smesso di piovere: ovviamente.

Oggi ho passato una giornata pazzesca e abbastanza avventurosa. Jerry mi ha insegnato come esplorare tutto il possibile esplorabile e come essere una vera ciclista turista. Siamo andati alla ricerca di caverne nascoste, ponti naturali, laghi silenziosi e tanto altro. Siamo passiti attraverso a questo paese chiamato “Ponte Naturale” e ci siamo allora detti che doveva esserci una ragione, ma tutto quello che siamo riusciti a trovare in questo paese di 50 abitanti è stato un distrutto ponte non naturale. Più tardi siamo andati a nuotare in due bellissimi laghi lungo la strada. Ci siamo fermati per un frullato alle 8:25 e per un caffè al chilometro 50. Scherzavamo e ridevamo sotto la pioggia e facevamo pisolini sul guardrail dopo lunghe salite: insomma ci siamo divertiti. 🙂
Mancano meno di 900 km e siamo tutti un po’ stanchi ma tristi allo stesso tempo che questa avventura sta per finire. Cero quindi di usare al meglio ogni ogni sorriso, paesaggio, avventura o incontro, non solo per rendere i restanti chilometri più piacevoli ma anche per non avere alcun senso di rimorso quando la questa avventura sarà terminata.

   
Che incredibile giornata! Siamo partiti a Oswego stamattina ed eravamo diretti verso Watertown (NY). Abbiamo percorso i primi 25 km con due ciclisti locali che ci hanno gentilmente consigliato le migliori strade per arrivare alla nostra destinazione. Poi ci siamo fermati per una pausa al km 40 per bere qualcosa e per chiacchierare con chiunque passasse. In seguito abbiamo deciso di mangiare un panino e andare a fare il bagno in una bellissima spiaggia sul Lago Ontario e qualche chilometro dopo ci siamo fermati di nuovo per bere un tè freddo. È stato abbastanza divertente e penso di aver battuto il mio record per il numero di volte che ho sganciato le mie scarpe dai pedali in una sola giornata!
È stata una giornata molto calda e come potete vedere dalla foto questa parte dello stato di New York sta soffrendo molto la siccità di quest’estate.
Questi sono i miei nuovi amici Ilene, Harry e Scott: tre persone meravigliose! 🙂